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EVS Stories: André Fontes

L'esperienza di André (volontario SVE 2018) che ci racconta in breve i suoi 8 mesi in Legambiente Sernaglia.

Un progetto ideale per chi vuole crescere attraverso i viaggi e la conoscenza di altre culture.

Il 2018 è stato l’anno in cui mi sono convinto di dover partire per nuove esperienze e soprattutto di trovare qualcosa che mi facesse uscire dallo  sconforto che vivevo nel mio paese, il Portogallo.

Per questo, il 7 settembre ho deciso di lasciare tutto e aderire allo SVE, un progetto ideale per chi vuole crescere attraverso i viaggi e la conoscenza di altre culture. 

Ho scelto l'associazione Legambiente Sernaglia perché ne condivido i principi del rispetto dell’ambiente; inoltre, ero sicuro che una esperienza all'estero, lavorando sull’educazione ambientale con i bambini e la comunità, sarebbe stata molto importante per il  mio sviluppo personale. Non dimenticherò mai il  giorno del mio arrivo in Italia! Sono partito il mattino  presto da Porto e sono arrivato a Milano; dopo alcune ore di autobus e treno, sono arrivato a Conegliano, dove la responsabile dei volontari, Emanuela Gatto, mi aspettava.

Non mi immaginavo che alcuni mesi dopo sarebbe diventata mia amica.

Arrivato a Fontigo, un piccolo paese vicino a Conegliano, Emanuela mi ha presentato Diego Pasqual, un ragazzo spagnolo che sarebbe stato mio collega negli 8 mesi di SVE, anche lui volontario internazionale. Nei primi giorni tutto era nuovo: le persone, la lingua, la routine giornaliera.  Sono state settimane di difficoltà però, allo stesso tempo, di grande crescita  personale.

Nei primi tempi, una delle cose che mi piaceva di più sono state le lunghe  chiacchierate con Diego: usando inglese, italiano, spagnolo e portoghese cercavamo di capirci e, senza accorgerci, dopo pochi giorni eravamo già amici. Ogni giorno una sorpresa, scoprivo sempre qualcosa di nuovo e imparavo qualcosa in più. Però non mi aspettavo di conoscere una delle persone più speciali della mia vita, il mio caro amico e maestro Favero Amedeo. Grazie soprattutto a lui ho imparato una nuova lingua e, ancora più importante, ho imparato valori e principi fondamentali da utilizzare nella vita.

Fra camminiate nelle montagne,  lezioni di italiano, cene,  piatti e pane fatti insieme, viaggi, passeggiate sono cresciuto interiormente  e,  ancora più importante, ho trovato  un amico che sono sicuro terrò per sempre.

Oltre i viaggi e le passeggiate,  i lavori nell'associazione sono stati sempre veramente piacevoli.

Ricordo con nostalgia i lavori di manutenzione nelle Fontane Bianche con Adriano, Beppe e Lorenzo; i laboratori che facevamo nelle scuole con la mia cara amica Emanuela Gatto; le passeggiate nelle Fontane Bianche, i laboratori nel centro di educazione ambientale a Fontigo, i corsi di panificazione che abbiamo fatto e tutti gli eventi che abbiamo organizzato (Il corso di portoghese, la serata di poesia con il mio caro amico Flavio, il convegno " Agricoltura, quale futuro?", e infine l’ultimo :  "Agricoltura – L’impatto sociale, ambientale e sulla salute"  in cui abbiamo avuto il piacere di condividere una tavola rotonda con dei contadini, alcuni nutrizionisti  e responsabili di progetti sociali, un evento ricco di condivisione e molta fiducia nel futuro della agricoltura sociale e agricoltura biologica).

Ho un ricordo piacevole di  tutte le cene alle quali ho partecipato, quelle più frequenti da Annalisa Martignago, da Marcella Callegari, da Amedeo Favero, da Marcelo De Noni, da Enrico De Toffoli e da Ivo Nardi: oltre la condivisione di cibo, le varie esperienze di vita e le chiacchierate sono state veramente speciali.

Ritorno a  tutti i momenti che ho vissuto e tutte le persone che ho conosciuto nella famiglia di Legambiente con molta nostalgia. È stata veramente l'esperienza più bella della vita mia e voglio ringraziare di cuore tutti quelli con i quali ho vissuto questa avventura.