Viandante che ti addentri in questo luogo incantato delle Fontane Bianche, cammina per questi viottoli campestri se vuoi gustare la gioia della natura, cosi come essa si presenta nelle varie stagioni e osserva come, da ogni parte, ti sorride.

Lev Tolstoj ebbe modo di dire: “La bellezza della natura suscita in me un sentimento non so se di gioia, di tristezza, di speranza… E quando arrivo a questo sentimento, mi fermo.. non cerco di sciogliere il nodo, ma mi accontento di questa “oscillazione”.

E’ proprio per questa “oscillazione” che Legambiente Sernaglia ha portato avanti l’idea di realizzare un itinerario naturalistico-letterario.

Questo progetto di Legambiente ha consentito di creare un percorso naturalistico-culturale recuperando sentieri già esistenti e aprendone di nuovi e offrendo così l’opportunità di compiere passeggiate che uniscano insieme la scoperta di una delle zone più belle del Quartier del Piave e la particolare atmosfera creata dalla lettura di alcuni componimenti lirici di autori di varie epoche e di poeti in erba come gli alunni della classe 4^A del Liceo Scientifico “M. Casagrande” di Pieve di Soligo, appositamente composti nell’anno scolastico 2014/2015 ed esposti in bacheche lungo il percorso stesso; la poesia è il veicolo privilegiato dei pensieri e dei sentimenti più profondi dell’individuo.

Il poeta portoghese Fernando Pessoa ci ricorda che “C’è poesia attorno a noi. La poesia è dappertutto, nella terra, nei boschi e sulle rive dei fiumi..” la poesia, per ciò stesso che è poesia… giova alla moralità.. alla società

Il poeta non deve avere altro fine che quello di riconfondersi nella natura, donde uscì, lasciando in essa un palpito nuovo, eterno, suo… Lungo questo itinerario naturalistico, portandoci dentro la risonanza di questa felice intuizione pascoliana, abbiamo voluto allietarvi con alcune voci poetiche che in ogni epoca e in ogni dove hanno cantato la natura che qui, alle Fontane Bianche, ha voluto lasciare una significativa traccia della sua bellezza.

Nel tempo, un territorio semplice come quello in cui si trovano le Fontane Bianche ha cambiato il suo aspetto: strade, colture diverse, fabbriche, ma ora si vuole ridare bellezza all’ambiente affinché migliori la qualità della vita dei suoi abitanti.

L’obiettivo fondamentale di questo progetto è quello di promuovere un’educazione al patrimonio che recuperi adeguatamente la dimensione paesaggistica e storica nella quale le testimonianze sono presenti e quindi faciliti una ‘messa in opera della memoria” che miri a recuperare la testimonianza dei fatti.

Poco distante da un luogo così ameno come le Fontane Bianche infatti è situato un sito correlato a situazioni tragiche e luttuose: l’Isola dei Morti, così chiamato perché su quest’isolotto affiorante del fiume sacro alla patria si arenarono molti cadaveri degli Arditi Italiani trasportati dalla corrente all’indomani delle battaglie che l’esercito italiano dovette sostenere sulla linea del Piave durante il primo conflitto mondiale.

Sono molti i segni rimasti lungo le rive del fiume che ricordano le imprese dei nostri soldati, per cui una visita a questi siti, in una piacevolissima cornice bucolica, può essere un modo per conoscere i luoghi delle ultime azioni militari della Grande Guerra e far sì che la conoscenza della tragica e sanguinosa eredità storica possa tenere vivo il ricordo come dovere morale e monito per le nuove generazioni, per l’affermazione degli ideali di pace e di invocazione alla vita.