La prima pioggia
Scendon le gocce della prima pioggia
che sui selciati ancor timida batte,
mentre settembre lietamente sfoggia
l’ardire delle sue bacche scarlatte.
E’ dolce il chiacchierio di tante foglie
in capannelli sugli alberi spessi
come quello che fan sopra le soglie
le comari che parlan d’interessi.
E invece tante foglie chiacchierine-
parlano dell’autunno che ritorna
e che, sotto la pioggia fine fine,
di pampini e di bacche agile s’orna.
Marino Moretti,
poeta e scrittore, nacque a Cesenatico nel 1885.
Iniziati gli studi classici a Ravenna, li abbandonò per frequentare a Firenze la Regia Scuola di recitazione. Ben presto interruppe anche questa per dedicarsi interamente alla letteratura. Fra il 1902 e il 1903 escono le prime raccolte di novelle e poesie nelle quali si avverte l’impronta pascoliana e il tono crepuscolare che caratterizzeranno anche la sua narrativa.
Nei suoi racconti Moretti descrive vicende semplici ambientate in un angusto mondo provinciale popolato da personaggi spenti e rinunciatari, in uno stile dimesso ma attraversato, da lampi di personale umorismo.
Collaborò inoltre con vari giornali e riviste, tra cui «La Riviera Ligure» e «ll Corriere della Sera».
A partire dal 1952 ricevette vari premi come il «Premio dell’Accademia dei Lincei», il «Premio Napoli» e il «Premio Viareggio» per il primo volume delle sue opere.
L’ultima stagione del poeta vide un felice ritorno alla poesia che si concluse con la morte a Cesenatico il 6 luglio 1979.
ISTITUTO MARCO CASAGRANDE Pieve di Soligo
Il Ponte
Odo passi solcare il mio cammino
leggeri, decisi, furtivi o fieri,
di adulto, di ragazzo o di bambino,
che lasciano l’impronta di oggi e di ieri.
Scorgo le fronde dell’olivello spinoso
del ranuncolo d’acqua il giallo
riflettersi nello specchio silenzioso
dell’azzurro cristallino del ruscello.
Colgo il fluire infinito
del tempo che scorre senza misura
dagli uomini sempre inseguito
ma inesorabilmente guidato dalla natura.
Luca De Zanet, Giulio De Leo,
Luca Spadetto, 4^A D.S.