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La Vecchia Insegna

I MAMMIFERI DELLE FONTANE BIANCHE

L’orizzonte dei piccoli e medi mammiferi è piuttosto vario.

Tra essi vanno certamente menzionati la donnola, la faina e la volpe che alloggiano negli anfratti della scarpata rocciosa del fiume. A quest’ultima, non a caso, è intitolato anche il percorso delle Volpere, che collega la località “Passo Barca” a Falzè con le Fontane Bianche.

Si tratta di un canide di medie dimensioni, dalla pelliccia folta e soffice, la quale cambia colore a seconda delle stagioni; essa è prevalentemente un animale notturno ma si muove anche durante il giorno dove si ripara in cespugli, fosse e tane scavate nel terreno, spesso appropriandosi delle tane abbandonate da altri animali di campagna. Si ciba prevalentemente di selvaggina, essendo carnivora, ma non disdegna rifiuti organici, specie se affamata. Tra i mammiferi di minori dimensioni si possono scorgere topi selvatici, toporagni, arvicole mentre rovistano le foglie cadute in cerca di cibo.  Le tracce lasciate da queste animali possono essere quelle dei piccoli frutti rosicchiati.  Ad esempio le nocciole possono fornire indizi sull’animale che si è nutrito di esse: i topolini selvatici le rosicchiano con fori piuttosto grandi e regolari mentre la cinciallegra con il becco pratica un piccolo buco dalla forma irregolare.  Si possono infine incontrare anche mucchietti di terra che ci svelano la presenza della talpa.

Sono stati avvistati in più occasioni alcuni visoni americani che qui hanno trovato un habitat ideale per predatori di ambiente d’acqua dolce, quali essi sono per la loro natura (liberati da vecchi allevamenti nei dintorni).

Spesso si vedono alle Fontane Bianche caprioli e qualche volta anche cervi.

I cervi maschi adulti possono raggiungere dimensioni e peso notevoli (da 200 a più di 250 kg nei casi eccezionali); la femmina invece è notevolmente più piccola e può raggiungere 150 kg di peso.

È possibile conoscere più o meno i numero di anni di vita del cervo osservando le dimensioni del suo palco, il quale a partire dal secondo anno di vita del cervo, a causa della graduale diminuzione del livello di testosterone nel sangue, si stacca e cade ma sullo stelo se ne forma subito uno di nuovo.

Si cibano prevalentemente di erbe fresche e tenere, germogli, foglie novelle, ma in inverno anche di corteccia e arbusti.

I caprioli sono ungulati che hanno peso e dimensioni minori rispetto ai cervi, arrivando a pesare tra i 10 e i 27 kg. Anche i maschi del capriolo possiedono piccoli palchi che cadono ogni anno e ricrescono alla fine dell’inverno; si cibano di erbe, foglie, germogli di latifoglie, conifere e frutti.