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La Radura dell’Olivello

Questa radura, diversamente dagli ambienti umidi appena attraversati, non riscontra la presenza di acque superficiali e prende il suo nome dalla presenza dell’olivello spinoso.

Si tratta di un arbusto basso e provvisto di spine che ama i luoghi soleggiati e cresce nei pressi del greto dei fiumi; i suoi fiori sono poco appariscenti e compaiono prima delle foglie mentre i frutti sono piccole drupe commestibili di colore arancione, ricche di vitamina C che compaiono solitamente in tarda estate.

La presenza intorno a questa radura di piante di pioppo nero e di nocciolo rende inoltre l’ambiente appetibile per i piccoli roditori che vivono nell’oasi. Tra di essi i più visibili sono gli scoiattoli, roditori arboricoli diurni, agilissimi nel balzare tra un ramo all’altro grazie anche alla lunga coda che da bilanciere e ha una funzione termica durante il riposo; mangiano soprattutto ghiande, pinoli, frutti ma sono ghiotti anche di nocciole e funghi; il loro nido ha la forma di una palla del diametro di 30-40 cm ed è costituito da rami intrecciati ed imbottito con materiale vegetale.

Vi sono poi ghiri e moscardini, roditori notturni che è molto raro vedere di giorno, ma dei quali è possibile percepire il passaggio dai resti di noccioline o bacche mangiucchiate, nonché dalle pigne che sovente rosicchiano, per mangiarne il seme.

I moscardini hanno un colore giallo-rossiccio e una lunga coda; sono ghiotti di nocciole, frutti e bacche, ma non disdegnano anche gli insetti; partoriscono i piccoli in un nido che si costruiscono tra i cespugli, spesso in un rovo, intrecciando materiale vegetale e nella stagione fredda vanno in letargo rimanendo appallottolati nel loro nido. I ghiri sono invece di colore grigio, hanno una lunga coda dal pelo folto e misurano circa 12-20 cm; vivono nei boschi di latifoglie o misti dove si nutrono soprattutto di frutti, ghiande e a volte insetti; quando vanno in letargo costituiscono un nido apposito che spesso può essere usato da più individui.