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Due punti essenziali sulla diga di Falzè

Adriano Ghizzo, presidente del Comitato Antidiga di Sernaglia della Battaglia, ha scritto tante volte sulla diga di Falzè. Vi ricordiamo due punti essenziali per capire il problema della diga di Falzé.

“La diga di Falzè ricordo che è stata progettata oltre 40 anni fa dall’ingegner Armellin e da allora bocciata e riproposta con soluzioni diverse e ancora bocciata.

La domanda più elementare che avrebbe dovuto porsi il Sig. Bellotto è: perchè è sempre stata bocciata ?

Nel 1969 i fondi per la costruzione della diga di Falzè erano disponibili e l’unico partito che pubblicamente la osteggiò fu l’allora Partito Comunista Italiano, che, rispetto ai partiti di governo, aveva un peso molto scarso, eppure la diga non è stata costruita. Ci sarà ben stato un motivo !

E’ lo stesso motivo che tutt’ora osta la realizzazione della diga e che supera qualsiasi altro fattore di impatto ambientale: nessuno, studioso o politico, si sente di garantire con certezza che l’invaso non arrechi dei danni irreparabili al comprensorio Montelliano ed al Quartier di Piave, viste la natura carsica del Montello e la situazione idrologica del Quartier di Piave.

Di questi aspetti il sig. Bellotto sembra non curarsi minimamente e si lancia in sterili proclami e moniti …. Inoltre l’idea di riproporre la diga è stata bocciata dal Consiglio Regionale, dalla 7a Commissione Consiliare Regionale, dal Presidente della provincia di Treviso e da 11 amministrazioni comunali del Quartier di Piave, Vallata e Montello.”

È corretto ricordare che esistono altri esperti di chiara fama come l’ingegner Antonio Rusconi, già segretario generale dell’Autorità di Bacino dell’alto Adriatico (che aveva poi licenziato il Piano-stralcio in cui vengono messe in priorità le casse d’espansione a Ponte di Piave ed a Ciano) o come il professor Ezio Todini, dell’Università di Bologna e presidente della Società idrologica italiana, che recentemente ha fatto parte del laboratorio del Tagliamento, dove si sono discussi problemi analoghi per una sistemazione condivisa del problema delle esondazioni.

Ambedue gli esperti si sono espressi in maniera nettamente negativa nei confronti di una possibile diga in località Falzè di Piave, dando prova di un approccio non tecnicistico, ma interdisciplinare di tutta la materia. Le direttive europee in materia di gestione delle acque e del rischio alluvioni sostengono interventi rispettosi del territorio e della partecipazione della cittadinanza.”

Adriano Ghizzo - Presidente del Comitato Antidiga di Sernaglia

source: articolo 21 novembre 2014 - 23 luglio 2016