EVS Stories: Daniel Redondo Temporal
Daniel è stato con noi nel 2021.
Perché volevo lasciare tutto per otto mesi ed andare in un piccolo paese in Italia? Perché era il momento giusto e questa era la mia opportunità!
Sono state tante le domande che mi sono state fatte quando ho detto alla mia famiglia ed amici che partivo a fare un volontariato con Legambiente Sernaglia: “Vai in Italia? E cosa farai lì? E perché vai adesso e lasci la tua vita qui?”.
A dire il vero, avevano ragione… Perché volevo lasciare tutto per otto mesi ed andare in un piccolo paese in Italia?
In realtà, volevo vivere una nuova esperienza, cambiare la mia vita, imparare cose nuove… Era il momento giusto e questa era la mia opportunità!
È stata Denise la prima persona di Legambiente con cui ho parlato.
Io avevo molta paura di buttarmi nello sconosciuto, ma lei è stata gentilissima: mi ha parlato del progetto, di Legambiente e delle attività che svolgono. Attività in un piccolo paese, per fare manutenzione di un’area naturale… Cose che non avevo mai fatto prima e in un ambiente bellissimo!
Ho accettato queste sfide, ho fatto le valigie e ho lasciato Madrid, dove lavoravo. Dopo questi otto mesi di progetto, capisco che è stata la migliore scelta che ho potuto fare!
Ancora ricordo il primo giorno del progetto con molta gioia.
A Madrid, prima di prendere l’aereo, ho trovato Ulisses, l’altro volontario con cui ho condiviso questa esperienza. Abbiamo viaggiato insieme fino Conegliano, dove Denise e Renzo (il nostro mentor) ci ha ricevuto. Tutto era sconosciuto per me: la gente, il paesaggio, la lingua… Quanti cambiamenti! Tutto mi sembrava molto diverso rispetto a quello che avevo immaginato dell’Italia, ma era bello lo stesso.
Ogni regione italiana è diversa e ha qualcosa di speciale.
Il Veneto, ad esempio, ha dei bellissimi paesaggi ed un dialetto che, anche se tutti i veneti dicono che è simile allo spagnolo, per me è difficilissimo! La pasta e la pizza non sono mancati nella nostra cucina, ma abbiamo anche scoperto lo spiedo o la famosa polenta.
Con questa esperienza ho imparato ad apprezzare di più la natura ed a rispettarla
Le nostre prime attività si sono svolte nelle scuole della zona: a Sernaglia, Moriago e Falzè di Piave. Abbiamo aiutato le guide naturalistiche Mary ed Emanuela nelle loro lezioni sulla natura e nelle passeggiate nel Palù. Sono state delle belle esperienze con i bambini dove abbiamo cominciato a capire l’importanza naturalistica del posto dove eravamo e del bisogno che c’è di prendersene cura.
In questo senso, le nostre principali attività con Legambiente sono stati i lavori di manutenzione e pulizia nelle Fontane Bianche o sul sentiero delle Volpere. Con la formidabile guida di Adriano e Beppe, attraverso questi lavori ho potuto imparare ad utilizzare nuovi attrezzi (il tagliasiepi è diventato il mio migliore amico), e anche ad apprezzare di più la natura ed a rispettarla.
Alla fine, le Fontane Bianche sono diventate nostra seconda casa in Italia: è uno spazio naturale protetto, una vera oasi per gli animali che la abitano. Là abbiamo lavorato, abbiamo condiviso dei bei momenti, e anche abbiamo registrato diversi video in ben 6 lingue diverse per divulgare questo posto e la sua importanza per tutto il Quartier del Piave. Tra i suoi rami d’acqua, c’è una vera ricchezza di animali e di piante, e siamo stati fortunati di averne potuto godere.
Pian piano, abbiamo cominciato a diventare parte della vita di Legambiente Sernaglia: partecipavamo ai loro incontri e in tutte le attività dell’associazione. Anche, man mano conoscevamo i soci, che ci invitavano a fare diversi progetti con loro. Amedeo e Lella ci hanno fatto conoscere, attraverso le bellissime passeggiate organizzate dall’Università degli Adulti di Pieve di Soligo, le colline e montagne vicine: il Veneto ha tanti bellissimi posti da vedere!
Non potrò mai dimenticare tutta la gente che ha fatto il possibile per aiutarci
L’italiano ci accompagnava in nostro progetto e noi lo capivamo sempre meglio grazie all’aiuto di Gianna Salvador, che è stata la migliore insegnante che potevamo immaginare. Anche se all’inizio dovevamo fare le lezioni online (causa Covid-19), poi abbiamo potuto fare nostre lezioni scoprendo il territorio. Abbiamo fato delle gite a Feltre, Vittorio Veneto o Treviso. Anche siamo stati sempre benvenuti a casa insieme alla sua famiglia.
Inoltre imparando una nuova lingua, ho cercato d’insegnare anche la mia. Dopo il primo corso di spagnolo che ho tenuto a luglio, con circa 30 partecipanti, ho deciso di farne altri due: uno base ed un altro più avanzato. Anche se non hanno avuto il successo del primo corso, è stata una buona esperienza con persone che avevano voglia di imparare la mia lingua e conoscere la cultura spagnola. Senza nessun dubbio, Marcello ed Antonella sono stati i miei migliori alunni di spagnolo, e anche dei buoni amici che hanno voluto condividere il loro tempo con noi. Abbiamo assaggiato i migliori piatti di Marcello e conosciuto città come Bassano o Caorle con Antonella.
Questa esperienza non sarebbe stata la stessa senza nostra responsabile, Denise. Lei ci ha aiutato in tutto quello che ha potuto, è stata nostra “mamma” in Italia. È stato il suo primo anno con i volontari e non ci sono parole per ringraziarla del suo lavoro. Anche sua famiglia è diventata nostra famiglia. Non potrò mai dimenticare l’attenzione di suo marito Francesco e sua suocera Miranda.
Non posso dimenticarmi nemmeno di Ulisses, che ha avuto una pazienza infinita tutti questi mesi, di Marcella Callegari, presidente di Legambiente e della sua famiglia (Gian e Natalia), di Margarita, di Ornella, di Olga, di Daniela, di Franca, e di tutti gli altri…
Grazie mille a tutte quelle persone che hanno fatto tutto il possibile per aiutarci e per farci sentire come se fossimo stati in casa nostra.
A dire il vero, con loro mi sono sentito a casa mia tutti questi mesi! ☺
Daniel Redondo Temporal
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